Il 25 maggio 2020 Diego Fusaro filosofo, saggista e opinionista, nonché docente presso l’"Istituto Alti Studi Strategici e Politici di Milano", è stato ospite a "Missione Paradiso live" e ha confutato e avvalorato diversi aspetti economici e politici del nostro tempo.
Alla domanda di Enzo Incontro sulla natura del giornalismo e sul perché spesso si riscontrino pareri discordanti da parte di esperti e opinionisti, il Professore Diego Fusaro ha risposto affermando che il compito del giornalista dovrebbe essere quello di dare notizie certe, verificate e, soprattutto, di trasmettere quelle notizie che il “potere†ha interesse a far sì che non emergano. Se questo, infatti, era un tempo il compito del giornalismo, adesso sembrerebbe esserci invece un momento di disorientamento generale.
Il giornalismo, inteso nel suo senso più generale, sembra essere in difficoltà sia perché gli avvenimenti sono sempre più rapidi e le notizie più alla portata di tutti, in grandi quantità , sia perché spesso vengono date notizie errate, in parte o in toto.
Anche dal punto di vista scientifico si assiste ad una sorta di oscillazione permanente in cui vi sono tante informazioni e pochi fatti. Una parte del giornalismo, inoltre, potrebbe avere interesse a far sì che non emerga ciò che è scomodo per il “potere†e anziché battersi per la libera informazione, sembrerebbe assecondare l’ordine dominante.
A proposito di giornalismo e Coronavirus, ha affermato Diego Fusaro, è singolare come nell’ambiente dei virologi ci siano correnti molto diverse tra loro, se non addirittura contrapposte. I giornalisti non hanno gli strumenti per giudicare quali di queste fazioni sia più vicina alla certezza, però hanno sempre dato voce a chi delineava il peggior quadro possibile e le informazioni che risultavano essere più sobrie e rassicuranti sono state demonizzate e poi estromesse. Sembrerebbe quasi che un clima di terrore faciliti determinati poteri, perché dove vi è un clima di paura si è pronti a tutto per salvare le proprie vite, accettando norme che in un contesto normale vorrebbero meditate un po’ più a lungo: più dura l’emergenza, inoltre, più durano le misure emergenziali.
Oggi, sostiene il Professore Fusaro, il potere è quello del Capitalismo, che mirerebbe all’illimitato profitto, e stiamo assistendo ad una sua riorganizzazione autoritaria.
I dati, aggiunge, non sono mai oggettivi, ma si trovano sempre all’interno di una rete interpretativa, dire che i contagi sono saliti senza specificare che sono stati fatti più tamponi, significa dar voce ad una narrazione imprecisa, pur essendo esatti i dati. Se siamo in guerra, come è stato detto, sorge spontaneo chiedersi perché si dica prima il numero dei morti e poi quello dei guariti; in guerra si incoraggia l’esercito, e non viceversa.
In questo vertice di scientificità a cui si è assistito, quasi come nel sorgere di una nuova religione, sembrerebbe esserci qualcosa di politico e molto soggettivo. La tesi del Professore è che questa pandemia, realmente esistente, sarebbe stata utilizzata ad arte dal potere per rinsaldare se stesso. In sintesi: “Il Coronavirus ha reso possibile l’instaurarsi di questo regime terapeutico non più di quanto l’instaurarsi di questo regime terapeutico abbia reso necessario il Coronavirusâ€. Inoltre, aggiunge il Professore, “una politica che diventa medica e una medicina che diventi politica, hanno delle determinazioni e delle conseguenze importanti: se la politica diventa medica, si smarrisce la dimensione democratica; se è vero, come sostengono taluni, che la scienza non è democraticaâ€. Quindi, se il politico diventa medico, il politico ordina e i cittadini eseguono, fuori da ogni democrazia e secondo un rapporto asimmetrico: “il medico comanda e io eseguoâ€.
Secondo Diego Fusaro siamo già in un Nuovo Ordine Mondiale dal 1989, con la fine della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Ciò che contraddistingue questo nuovo ordine è un «dominio consensuale-capitalistico», cioè su un tacito consenso popolare che lascia potere d'azione agli uomini che salgono al potere. Fusaro fa notare che nell'arco di quest'ultimo trentennio si sono presentati dei piccoli episodi di opposizione, come ad esempio la questione Brexit, che hanno denotato un calo di consenso al dominio implicito. La pandemia da Coronavirus quindi si presenta come un'occasione per restaurare l'autoritarismo in calo, basandolo sul distanziamento sociale.
Interessante si presenta l'analisi filosofica del Professore sulla società pre e post quarantena: la società pre pandemia era basata su una forma edonistica del vivere e sul principio del godimento estremo. La pandemia ha creato una condizione per la quale l'altro viene visto come infettatore o portatore di virus, quindi come potenziale nemico, e di conseguenza la relazione sociale è pericolosa e l'assembramento è vietato. Per sovvenire al problema si sostituisce alla relazione sociale la relazione elettronica, gettando quindi le basi per una forma di «Contactless Society», ovvero società senza contatto, contraddistinguendo un «Nuovo Ordine del Capitalismo Terapeutico». La riflessione a cui si giunge è se effettivamente le relazioni elettroniche possono sostituire del tutto le relazioni sociali, ma la risposta del Professore Diego Fusaro è stata chiara ed è un esplicito no.
Il Professore ha ricordato, inoltre, un articolo uscito il 28 Aprile 2020 dove il Papa richiamava l'obbedienza alle disposizioni date dal Governo, contrapponendosi alla CEI che, piuttosto, ne criticava le decisioni. La Chiesa di Bergoglio, diversamente da quella di Ratzinger, adotta una posizione di chiusura trascendentale, eclissandosi dietro il potere mondano. Diego Fusaro sostiene che l'attuale Chiesa Ufficiale abbia ceduto il passo al potere profano e assunto una posizione sottomessa, perdendo così la sua sacralità .
Possiamo già considerare le mascherine una forma di "marchio", visto il tanto parlare del "marchio della bestia" citato in Apocalisse 13:17 da parte degli ambienti cristiani, in quanto senza di esse non è possibile né comprare né vendere, oltre al fatto che l'espressione del viso, che caratterizza la nostra umanità , ne è compromessa.
Siamo in un tempo, quindi, di «disumanizzazione»: «La stretta di mano è sostituita dall'amuchina, l'abbraccio dalla videochiamata e il sorriso dalla mascherina».
Fusaro ha concluso affermando che, in tempi come questi, bisogna vegliare ed essere come delle sentinelle. Infatti solo conoscendo la verità , saremo liberi.
Fonti
Articolo scritto il 28/05/2020 da Miracoli Anna e Rapisarda Miriam
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