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Fluidità di genere e propaganda gender: vera libertà o libertà condizionata?

Questa puntata di Missione Paradiso Live si è aperta con la seguente domanda: "Il mondo dello spettacolo lascia la libertà di scegliere a quale genere appartenere?" 

L'attenzione è stata da subito focalizzata sulla grande propaganda alla "fluidità di genere" che sta vedendo come protagonisti alcuni tra i personaggi più seguiti del mondo dello spettacolo. 
Con "gender fluid" si intende quel genere che lascerebbe la "libertà", a un certo punto della vita, di scegliere se voler essere un uomo o una donna, a prescindere dal proprio sesso.  
All'inizio dell'intervista, infatti, Enzo Incontro afferma: "Fluidità di genere significa che un giorno un individuo potrebbe svegliarsi e sentirsi maschio mentre il giorno dopo potrebbe seguire altre tendenze e sentirsi femmina." 

A questa precisazione, Fardella aggiunge: "In base a una ricerca effettuata in Italia, 1600 ragazzi tra i 18 e i 24 anni (il 43%), ha dichiarato di identificarsi in un tipo di sessualità liquida, quindi oggi in un modo e domani in un altro modo." 

Il nostro ospite ha elencato noti personaggi della musica e del cinema mondiale i quali, attraverso i milioni di followers che contano sui rispettivi social, esercitano una forte influenza sulle masse, diventando sostenitori e addirittura promotori di questa presunta "libertà" di scegliere chi voler essere e come. Il primo nome è quello di Achille Lauro. In un'intervista il cantante dichiara:  

"La stupida epoca dove si doveva ostentare di essere uomo è finita. È giunto il tempo in cui ognuno può essere ciò che vuole. Faccio quello che voglio. Mi metto quello che voglio e mi piace: la pelliccia, la pochette e gli occhiali glitterati sono da femmina? Allora sono una femmina. Ogni tanto qualcuno mi dice cosa mi sia successo e io rispondo che sono diventato una signorina!” 

La seconda celebrità della lista di Fardella è la famosa cantante e attrice, Céline Dion, che durante un'intervista condivide il suo pensiero circa questo delicato argomento: “Vorrei solo rimuovere uno stereotipo. I bambini devono scegliere da soli il loro percorso. Vorrei abbattere la divisione di genere già per i neonati." 

“Non mi sento nè maschio nè femmina. Ed è strano, perché sono una donna ma non mi sento una ragazza, e non mi sento nemmeno un maschio. Mi sento niente. Io sono aperta, io sono libera, io sono gender fluid”.  

Questo, invece, è quanto detto dalla cantante Miley Cyrus, le quali parole sembrano manifestare, a differenza degli altri, oltre che desiderio di essere ciò che si vuole senza badare a convenzioni, un'insicurezza di fondo, un "essere schiavo confuso" prima che "persona davvero libera e decisa", uno smarrimento dovuto alla confusione che trova la sua massima espressione in quel "mi sento niente".

Infine, ma non per il peso delle proprie affermazioni, c'è Kristen Steward, famosissima attrice statunitense, le cui parole danno un'idea di come la sua scelta di genere non si basi soltanto su fattori endogeni, come le proprie sensazioni più intime o i propri ideali, ma anche su fattori esogeni, come la persona con cui ci si frequenta. 
L'attrice dichiara: “Mi sento totalmente gender fluid. Quando mi chiedono se sono gay rispondo che forse lo sono, forse no, dipende con chi sto uscendo in quel momento.”  

Anche il mercato subisce una grandissima influenza di queste tendenze: infatti il nostro ospite ci ha mostrato delle slides rappresentanti delle "bambole gender fluid" a cui la Mattel ha dato vita. 
Queste ultime non hanno un proprio sesso e il bambino o la bambina può modificarle a proprio piacimento dando "libero" sfogo a una creatività dove di genuino e spontaneo purtroppo resta ben poco a causa di una violenza psicologica, potremmo dire, legalizzata. 
"Célinununu" è invece il nome della linea di moda lanciata da Céline Dion, con il nobile ma solo superficiale e apparente obiettivo di ispirare i più piccoli affinché trovino la propria voce nel mondo attraverso la moda: in realtà, è chiaro come questo non sia un tentativo di offrire la possibilità a dei bambini di scegliere bensì un vero e proprio attacco, col fine di "privarli" di ogni vera libertà di pensiero e della loro innocenza. 

Alla luce di uno scenario davvero confuso, sorgono spontanee domande come: "Qual è il confine tra libertà e schiavitù? Quando si è liberi di scegliere qualcosa e quando invece si dipende da quel qualcosa? Quando un tentativo di offrire la possibilità di scegliere diventa un tentativo di privazione della stessa libertà? Quando l'inizio del diritto di uno costituisce la fine dei diritti di molti?"

Enzo Incontro chiarisce ancora come l'intento di Missione Paradiso Live non sia quello di classificare qualcuno in maniera volgare bensì di parlare con franchezza di un'esperienza personale che ha portato chiarezza e pace e che non esclude affatto il libero arbitrio altrui. Il pericolo che ogni essere umano corre è, alla ricerca di un proprio equilibrio e in assenza di una vera identità, quello di identificarsi in qualcuno o qualcosa che possano allontanarlo ulteriormente da quella Verità che gli donerebbe una vera pace e un appagante senso di realizzazione. 

Citando Blaise Pascal e parafrasando una delle sue citazioni più famose, Enzo Incontro conclude dicendo che ogni identità alternativa a quella per la quale ogni essere umano è stato creato non farebbe altro che essere un ennesimo frustrante fallimento: figli di Dio, creati per essere amati è l'unica identità in grado di dar pace ad ogni uomo e ogni donna.  
A questo, Emanuele Fardella aggiunge: "Tanti infatti parlano di libertà ma poi di libertà c'è davvero poco; la vera libertà è trovare la propria identità in Gesù Cristo."

Fonti

Articolo scritto il 25/06/2020 da Di Martino Carlo