Notizie dal Fronte

L’antirazzismo e la strumentalizzazione dei valori etici

Il 25 maggio George Floyd, un uomo di colore di 46 anni, è morto a Minneapolis, in Minnesota, dopo che un poliziotto gli ha tenuto il ginocchio premuto sul collo per alcuni minuti. Questo episodio ha portato sotto i riflettori il movimento Black Lives Matter (BLM, letteralmente "le vite dei neri contano"), un movimento attivista internazionale fondato nel 2013 ed originato all'interno della comunità afroamericana; da anni è impegnato nella lotta contro il razzismo, perpetuato a livello socio-politico verso le persone di colore. Black Lives Matter organizza regolarmente delle manifestazioni per protestare apertamente contro gli omicidi delle persone di colore da parte della polizia, nonché contro questioni più estese come profilazione razziale, brutalità della polizia e disuguaglianza razziale nel sistema giuridico degli Stati Uniti.

Con la tragica ed ingiusta morte di George Floyd si sono riaccese molteplici proteste in tutto il mondo, anche molto violente, causando atti vandalici di svariata natura, feriti e arresti.

Questo scenario ha portato il presidente degli Stati Uniti D. Trump a dover sottolineare la necessità di portar nuovamente ordine nel Paese, accennando alla variazione di una legge marziale. Questo intervento gli è valsa la nomina di presidente razzista che non tiene conto dei fatti ingiusti che avvengono nel suo Paese.

Facendo un passo indietro, possiamo notare che c'è molto di più dietro tali fatti puramente sociali.

Le donazioni al movimento Black Lives Matter passano dalla stessa piattaforma online di raccolta fondi, ActBlue, che serve nello specifico le campagne del Partito Democratico e che oggi rappresenta il principale canale di finanziamento per la corsa alle presidenziali di Joe Biden contro Donald Trump. Sotto questo punto di vista i BLM rappresenterebbero più una buona occasione di "campagna elettorale" che di attivismo per l'uguaglianza razziale.

Quest’onda antirazziale sta attraverso anche numerosi altri campi: il gruppo L’Oreal, per esempio, ha deciso di ritirare le parole bianco/sbiancante (white/whitening), chiaro (fair/fairness, light/lightening) da tutti i prodotti destinati a uniformare la pelle, considerandoli termini che possano essere associati al razzismo.

Inoltre molte pellicole cinematografiche di rilevante pregnanza storica, iniziano oggi ad essere considerate offensive o discutibili, perché non rappresentative ad esempio della comunità Lgbt o di quella africana. Dopo le polemiche che hanno investito Via col vento, ora nel mirino dei nuovi censori sono finite altre 16 pellicole tra cui classici intramontabili come Aladdin, il Libro della Giungla, Colazione da Tiffany, ecc... Sky Cinema, il servizio cinematografico del colosso televisivo, ha diffuso una dichiarazione rivolta ai suoi abbonati spiegando che le pellicole sopracitate contengono â€œrappresentazioni culturali che oggi potrebbero risultare offensive[...]Sky si impegna a sostenere l’inclusione sia dentro che fuori dallo schermo”. Ha inoltre affermato di esaminare costantemente tutti i contenuti sui canali di proprietà di Sky e di agire laddove necessario includendo ulteriori informazioni per i clienti per consentire loro di prendere una scelta consapevole al momento di decidere quali film e programmi TV guardare.

Sta facendo discutere, inoltre, il tweet pubblicato da Shaun King, scrittore americano ed attivista per i diritti civili, in prima linea nelle proteste anti-razziste che in queste settimane hanno scosso gli Stati Uniti (la polemica per la rimozione della statua del presidente americano Theodor Roosevelt dall’ingresso dell'American Museum of Natural History, gli atti vandalici sulla statua di Cristoforo Colombo, di Winston Churchill, ecc...)

King ha proposto di eliminare tutte le statue di Gesùe Maria in quanto le ricostruzioni storiche più accurate descrivono Gesù con la carnagione scura. Il problema, attacca, è che «gli americani bianchi che per centinaia di anni hanno comprato, venduto, scambiato, violentato e schiavizzato a morte gli africani in questo Paese, semplicemente non possono avere quest’uomo al centro della loro religione». Per l’attivista, quindi, è giunto il momento di cambiare finalmente volto a Gesù.

I fatti sono chiari, c'è molto di più dietro le pluri proteste antirazziste ormai divampate in tutto il mondo. Donald Trump, infatti, ha dichiarato che gli obiettivi di tutto ciò sono «spezzare il Deep State».

Che sia tutto un ulteriore tassello per la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale?

Fonti

Articolo scritto il 04/07/2020 da Rapisarda Miriam