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Climate clock: alla terra restano sette anni di vita

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una serie di eventi climatici insoliti e senza precedenti. Terremoti, tempeste, tsunami, incendi e, persino, invasioni di cavallette sono stati oggetto di numerosi servizi giornalistici. Il riscaldamento globale causato dalle emissioni incontrollate di biossido di carbonio ha perturbato lâ€™ecosistema terrestre e indotto numerosi studiosi a riunirsi per cercare di trovare delle soluzioni.

In modo particolare, preoccupa lo scioglimento dei ghiacciai in Antartide, che rappresenterebbe una vera e propria minaccia per numerose capitali. Infatti, le simulazioni degli studiosi pubblicate dallâ€™Istituto di Ricerca sullâ€™impatto climatico di Postdam, UniversitÃ di Postdam e Columbia University di New York, confermano lâ€™avanzare di un processo che sembrerebbe inesorabile: con un aumento della temperatura globale di 4 gradi rispetto al periodo pre-industriale, il livello del mare si alzerÃ di 6.5 metri, di fatto inondando cittÃ come New York, Tokyo, Londra, e molte altre.

Ad oggi sono stati numerosi gli incontri dei rappresentanti politici mondiali, come pure le manifestazioni finalizzate alla sensibilizzazione verso il problema. Eppure, non esistono ancora chiare indicazioni o normative a cui fare riferimento per utilizzare fonti di energia rinnovabile e limitare le emissioni atmosferiche. Pertanto, in concomitanza alla 75Â° Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in un grattacielo a Union Square, New York, Ã¨ stato installato il cosiddetto â€œClimate clockâ€, o â€œorologio climaticoâ€. Si tratta di un orologio digitale sul quale scorre un conto alla rovescia: 7 anni, 102 giorni e 12 ore. Si tratta del tempo che abbiamo a disposizione per limitare le emissioni di monossido di carbonio, prima che queste inneschino dei cambiamenti climatici irreversibili sullâ€™ecosistema terrestre. Il countdown cadrebbe quindi a gennaio 2028. Le conseguenze sullâ€™ambiente sarebbero un progressivo surriscaldamento e aumento della temperatura media, il continuo innalzamento del livello del mare, lâ€™alterazione dei microclimi e del raccolto agricolo: tutti cambiamenti che inciderebbero radicalmente sulla possibilitÃ di vita sulla terra, creando un ecosistema sempre piÃ¹ invivibile per lâ€™umanitÃ .

Si tratta di uno scenario che ricorda molto quello apocalittico. Anche le fonti scientifiche, proprio come si legge in Apocalisse, suggeriscono che il mondo ha una data di scadenza. Come redazione, il nostro obiettivo Ã¨ quello di informare servendoci di fonti veritiere e attendibili, in modo che possiamo aiutare a tenere gli occhi ben aperti sul contesto che viviamo. Non vogliamo che lâ€™informazione induca insicurezza e instabilitÃ , ma che sia utilizzata per acquisire coscienza e consapevolezza dei tempi che ci circondano, in modo da non essere â€œcolti di sorpresaâ€.

Fonti

Articolo scritto il 01/10/2020 da Cannarella Rossella

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