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Social Media is Not Real Life

“Se vi ritrovate a guardare le ‘Ragazze Instagram’ desiderando una vita come la loro, sappiate che vedete solo ciò che vogliono farvi vedere”; queste sono parole di Essena O’neill, giovane diciottenne australiana diventata famosa grazie ad Instagram, il social network più alla moda del momento.

Proprio lei, fino a poco tempo fa, è stata una “Ragazza Instagram”, raggiungendo ben 750 mila followers che ogni giorno riempivano di commenti e apprezzamenti le sue foto. A questo punto cosa le mancava? Non aveva tutto ciò che si può desiderare? Bellezza, successo, soldi.

Ma qualcosa è cambiato nella vita di Essena, qualcosa dentro di lei che l’ha spinta a farla finita con tutta la notorietà raggiunta. Ha gettato la maschera, raccontando la verità su quell’immagine falsa che si era costruita, su quanto i brand la pagassero per indossare i loro prodotti e soprattutto sulla schiavitù che era ormai costretta a vivere: ogni singolo giorno passato a scattare centinaia di foto fino a raggiungere quella perfetta che, alla fine, non aveva più nulla di reale.

“Senza rendermene conto per gran parte della mia adolescenza sono stata dipendente dall’ approvazione degli altri e dal mio aspetto fisico. I social media, soprattutto come li usavo io, non sono reali”.

Ma sorge spontaneo chiedersi: quanto dei social è reale? Sono diventati la realtà di troppe persone nel mondo, ma dietro ogni account cosa si nasconde veramente? Basta guardarsi attorno per notare una società ormai schiava di tablet e smartphone, dove anche uscire con gli amici diventa semplicemente un’occasione per postare le foto della serata, senza magari aver vissuto alcunché di emozionante.

Essena, con la sua storia, fa uscire allo scoperto un problema mondiale e, come dice lei stessa, “I social media possono influenzare in modo molto negativo la nostra vita, ma ormai ne siamo talmente assuefatti che non ce ne accorgiamo”.

Non accorgersi più di una condizione vuol dire esserne totalmente dipendenti. Ma noi nasciamo con una volontà che può portarci in due direzioni: seguire la massa, credendo a tutte le bugie che ci vengono proposte dal sistema, oppure decidere di stare attenti a dove posiamo il nostro sguardo.

Scegliamo di guardare oltre, guardiamo verso il cielo per renderci conto che non siamo da soli e che non abbiamo bisogno dell’approvazione di uno, dieci, cento, mille uomini per essere veramente felici. C’è più di quel che si vede.

Oggi, la giovane australiana, ha deciso di iniziare a essere se stessa, rinominando il proprio account Instagram “Social Media is Not Real Life” e dando vita a un movimento che lasci le persone libere di essere ciò che sono, a prescindere dalla loro fisicità; in questo modo ha liberato la sua anima da tutto ciò che la stava tenendo imprigionata…

Articolo scritto il 07/12/2015 da Notizie dal fronte

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