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Né maschi né femmine

La famosa e controversa popstar Miley Cyrus, in accordo a quanto già dichiarato da altri personaggi tra cui Ruby Rose, St. Vincent e Angel Haze, che definiscono “fluida” la propria identità di genere, ha recentemente affermato:

<<Non mi identifico né in un ragazzo né in una ragazza e non devo avere un/una partner che lo faccia. Non odio essere una ragazza, ma la casella in cui vengo messa in quanto tale>>.

I sopracitati artisti invece affermano:

<<Credo nella fluidità di genere e in quella sessuale. Non mi identifico in nulla. Sono agender. Sono pangender>> (esisterebbe addirittura il genderqueer, un terzo genere indistinto).

Anche Facebook si è adeguato a questa rivoluzione: tra la scelta del sesso è stata aggiunta la voce “neutro” o, addirittura, “campo personalizzato”, potendo scrivere quindi qualunque tipo di identità sessuale.

A cominciare dall’Università del Vermont, poi, anche il mondo accademico sta cambiando: all’atto dell’iscrizione, nei documenti, si può anche scegliere di non usare i pronomi maschili e femminili “he” o “she”, ma l’impersonale “it” o “they”. Anche molti atenei italiani (tra cui Napoli, Milano, Torino, Padova, Bologna, Bari, Urbino) si stanno adeguando. Il New York Times, addirittura, omette i pronomi o chiede prima alle persone interessate che pronome usare, per non offenderle.

Da queste dichiarazioni comprendiamo come più ambiti sociali si stiano adeguando a questo modo di pensare; molti affermano che bisogna “aprire la mente”, affinché ciascuno possa stare bene con se stesso. Ma l’uomo, come dichiarano gli studiosi del campo, non può stare bene se non sa chi è, se non ha identità, nemmeno di genere.

L’uomo non può sostituirsi a Dio, nè alla natura o alla genetica; quando lo fa gli effetti sono disastrosi, come dimostra il danno irrimediabile che l’uomo ha causato nel nostro pianeta, pensando che fosse progresso.

Abbiamo una nostra identità, un nostro genere e nessuna moda, tendenza, nessuna star pilotata come un burattino da chi vuole renderci schiavo e distruggere il nostro IO, per comandarci meglio, deve farci perdere di vista chi siamo … non lo dimentichiamo.

Articolo scritto il 04/09/2015 da Notizie dal fronte

NDF: Conoscere è meglio che ignorare...

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