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#CharlieCharlieChallenge: realtà o finzione?

Sta spopolando sul web e sui vari social una nuova sfida: la #CharlieCharlieChallenge.

Bastano un foglio, due matite incrociate e quattro caselle (due per il sì e due per il no) per dare il via a quella che è considerata una vera e propria seduta spiritica. Si comincia con una domanda: “Charlie Charlie, sei qui?”. A quel punto, la matita comincia a muoversi sulla casella del si o del no, rispondendo alle domande che gli utenti pongono.

Si pensa che Charlie sia lo spirito di un bambino messicano di 10 anni, morto suicida, diventato un demone o, comunque, da cui un demone avrebbe preso nome. Per porre fine al gioco bisogna dire “Charlie, Charlie, possiamo smettere?”, altrimenti si verrà perseguitati a vita.

Tutto questo si trova su internet, Youtube, Facebook e Twitter, in quanto nuova moda divenuta virale tra giovani e meno giovani. Le reazioni (così come le domande che vengono poste a questa entità) sono le più disparate: persone che scappano, gridano, altre che ridono o si divertono.

Basta qualcuno dall’altra parte del mondo che pubblica uno stupido video su Facebook, che nel giro di 48 ore la rete si riempie di queste “prove di coraggio”, che altro non sono che delle vere e proprie sedute spiritiche fatte con una tavola Ouija semplificata (la famosa tavoletta con le lettere attraverso le quali lo spirito risponde alle domande). Ovviamente, non mancano le spiegazioni razionali a questo fenomeno: secondo molti, infatti, la rotazione della matita è data dalla vibrazione e dal soffio della voce stessa.

C’è chi si avvicina e prova questa challenge per gioco, chi lo fa per il misterioso fascino dell’occulto e chi per semplice curiosità… ma quali sono gli effetti, a breve e lungo termine, di queste pratiche?

Sono i ragazzi stessi a raccontare che, dopo aver invocato Charlie, alcuni hanno sentito voci e risate strane nella propria testa, altri sono finiti in ospedale per malesseri vari e vomito incoercibile ed altri ancora hanno avuto degli istinti omicidi e suicidi.

Verità o suggestione? Questa è la domanda che sorge spontanea…

Che si chiami Charlie, Alfio o Salvatore, che sia lo spirito di un bambino o di un cavallo, che sia la matita a muoversi da sola o sia la forza di gravità, che sia realtà o finzione, poco importa…

Al di là di ciò che vediamo, infatti, esiste un mondo spirituale nel quale sono presenti anche entità demoniache che, in questo modo, acquisiscono il diritto legale di presentarsi e di influenzare le menti e le vite di coloro che li invocano. Ricordiamoci che, anche se non crediamo o concepiamo una cosa, non vuol dire che essa non esiste solo perché la nostra mente non riesce ancora a comprenderla: fino a quel momento è meglio non giocare e non scherzarci, per sicurezza.

Articolo scritto il 28/05/2015 da Notizie dal fronte

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