I miei genitori hanno conosciuto Dio da piccoli, erano appassionati nel servirLo e mia madre profetizzò che noi figli avremmo servito il Signore attraverso la musica. Io sapevo già che servire e onorare Dio era il meglio che potessi fare.
Più avanti però mio padre perse il lavoro e fummo costretti a trasferirci in una casa molto piccola. Ma nonostante questo, in quel periodo pregavamo Dio ogni giorno e improvvisamente il sindaco in persona ci donò una casa più grande.
Nel frattempo in Venezuela, il Paese da cui provengo, arrivò una drammatica crisi. Lavorai per 10 mesi in Italia e una volta tornato a casa mi innamorai di Ariadny e ci sposammo. Iniziai a chiedere a Dio più stabilità avendo ormai una famiglia e volevo farlo adempiendo alla Sua volontà, senza essere influenzato da tutti i giovani che scappavano dal nostro paese. Sperimentavamo la fedeltà di Dio, perchè nulla ci mancava: il Signore provvedeva sempre a noi.
Ariadny stava per laurearsi, quando arrivò da Catania la proposta per un progetto di 3 mesi. Chiedemmo a Dio la cosa giusta da fare, soprattutto perché non avevamo la possibiltà di acquistare i biglietti aerei a causa del conto bancario in negativo. Ma Dio apparecchiò ogni cosa, partimmo per l’Italia e decidemmo poi di rimanere definitivamente qui a Catania, dove scoprimmo Missione Paradiso. Qui sappiamo di aver trovato una casa e ci sentiamo veramente in famiglia!
Al momento non abbiamo un lavoro stabile, ma, grazie a Dio, non ci manca niente e riusciamo anche a sostenere le nostre famiglie rimaste in Venezuela.