Mi chiamo Giuseppe; sono nato in una famiglia che potremmo definire “difficile”… Sin da giovane ho lavorato come panettiere, ma crescendo in un contesto particolare, mi ritrovai presto nel giro della malavita. Pur di mettermi al centro dell’attenzione, ero disposto a tutto. Entrai in un circolo malato, in cui delinquere era una forma di potere.
Sono stato arrestato, poi liberato, ma continuai la mia strada peggiorando la mia condizione, influenzato dagli stessi giri, iniziando anche a drogarmi e a spacciare. Rischiai la vita durante una rapina e, abbandonato dai miei complici, finii nuovamente in carcere.
Nel frattempo mia moglie aveva iniziato a frequentare una chiesa cristiana, così mi confidò, un giorno, di aver conosciuto Gesù. Questo fece sì che scagliassi su di lei, anche fisicamente, la mia rabbia. Lei, tuttavia, continuò ad avere fede e a chiedere a Dio di cambiare quella situazione.
Un giorno, mentre ero a letto, coperto con un lenzuolo, chiesi a Dio una prova della Sua esistenza e gli promisi che lo avrei seguito se fosse riuscito a farmi uscire dalla malavita.
Trascorse una settimana e un giorno mi alzai sentendo in me una nuova forza. Iniziai a lavorare in maniera onesta e a sanare i miei debiti. Ricevevo ciò che avevo chiesto in preghiera, giorno dopo giorno: la forza di cambiare la mia vita. Così piegai le ginocchia al Padre e decisi di iniziare a servirlo.
Da allora il Signore mi ha dato vittoria su tutto, sui debiti, sulle pendenze penali passate… e sulla mia famiglia, adesso ricostruita!